Perla del Mediterraneo  

 

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   Isola baciata costantemente dal sole, bagnata da un mare cristallino e ricco di tante meraviglie, il quale fa da specchio alla costa che lo circonda, è la mia terra, la Sicilia.

   La storia di questo territorio, è legata a simboli e tradizioni, che ancora oggi sono ricordate e, rappresentate come culti d’inestimabile valore.

   Il simbolo che caratterizza la Sicilia è, la Trinacria, la quale prende il titolo dalla forma dell’isola, che è a tridente, per il suo aspetto triangolare.

   Il tridente è scaturito da Trinacria, com’era denominata nei secoli passati, la quale rappresenta le tre estremità di rilievo della Sicilia, come Capo Peloro a Nord-Est, in Messina, Capo Boeo ad Ovest, in Marsala ed infine Capo Spartivento a Sud-Est.

   Il primo nome di questa isola bellissima fu Sicania, denominazione fluita dai primi abitanti Siculi, i quali rappresentavano la popolazione occidentale, insieme ai Sicani, gente orientale.

   Il simbolo della Trinacria, proviene dalla mitologia greca, raffigurata dalle tre figlie d’alcuni mostri alati, per questo le tre gambe, le quali mostrano i margini dell’isola, ed al centro il viso della dea.

   Tutto questo ha segnato per secoli un punto fondamentale della storia della Sicilia che si protrarrà fino all’infinito dei tempi.

   Questa terra possiede tante perle, infatti, conosciamo le Isole Eolie, che sono sette, fra cui Vulcano, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Alicudi ed infine Filicudi, le quali mostrano bellezze naturali associate alle tradizioni tipiche siciliane, che sono scenografie indimenticabili per i turisti che le visitano.

   Inoltre, la Sicilia possiede tre tesori naturali chiamati vulcani, che si trovano rispettivamente nell’isola di Vulcano e Stromboli, affiancati dall’Etna, i quali sono indici d’attrazione, che nella fase eruttiva, regalano uno spettacolo memorabile, difficile da dimenticare.

   Nei secoli passati, un’eruzione dell’Etna, ha creato con l’enorme discesa lavica ed, in seguito con il raffreddamento di questa massa, una struttura naturale che si è riversata sul fiume dell’Alcantara, oggi conosciuta come le “gole dell’Alcantara”, la quale racchiude acque limpide e fredde, visitate costantemente da tanta gente, lasciando un ricordo stupefacente, dove l’uomo si è sentito parte integrante di una natura che avvolge, facendolo divenire protagonista di un’oasi di grande ricchezza.

   La pesca e l’agricoltura, ricavati con metodi antichi, fanno notare la genuinità e quel profumo tipico di questo territorio, legato alla propria storia, fulcro primordiale per la crescita di tutti questi luoghi.

   L’agricoltura dona da secoli i migliori agrumi, come arance e limoni, i quali accompagnano frutti tipici come il fico d’india, le smergie e, la lavorazione di tutti i frutti comuni, che ci hanno distinto a livello agricolo, in tutto il mondo.

   Le gastronomie conservano ricette tutte legate ad un ingrediente principale, il pesce, che è divenuto nel tempo, l’attrattiva dell’arte culinaria.

   I mestieri artigianali, come l’arte delle ceramiche dipinte a mano presentano la storia delle nostre radici.

   Questi averi si dividono in teatro greco, che riscontriamo nelle diverse città, con castelli, i quali possiedono storie e misteri, con ornamenti artistici e creazioni singolari, che insieme hanno fatto di questo luogo, un qualcosa di relativo.

    Questa perla del Mediterraneo, è visitata costantemente da tanta gente, fra cui turisti e critici, i quali hanno affermato che questo territorio possiede beni inestimabili di grande rilievo, portando alla luce, la curiosità di far conoscere e sapere quanto questa terra offre.

   Per quanto riguarda l’arte, a mio avviso, Taormina, come Siracusa, Agrigento e Palermo, racchiudono un fascino che cattura l’attenzione, stregando i visitatori con bellezze come Chiese, Templi e strutture antiche d’interi paesi, lasciando un ricordo di un’isola paradisiaca.

   In modo particolare il paese di Taormina, un tesoro racchiuso in un luogo che possiede tutte queste caratteristiche, il quale artistico per la complessa struttura che si riversa su corsi affiancati da notevoli negozi di ricami, dipinti, ceramiche, gastronomie e, panorami visivi, capaci di far sentire il visitatore parte di un sogno da cui non si vorrebbe mai svegliare. 

    La tradizione che distingue, il mio paese è quella del “Carretto Siciliano”, ancora visto nelle presentazioni culturali.

   Tra i tanti folclori, nella provincia di Messina, mia città nativa, ricordo una delle più grandi manifestazioni, legate alla religione ed alle tradizioni lontane, con la Vara, ovvero la festa dell’Assunzione, che avviene ogni anno il quindici d’agosto, in cui migliaia di devoti e turisti provenienti da ogni parte del mondo, partecipa alla visione di questa struttura altissima, composta d’Angeli, che sorreggono la Vergine all’estremità del complesso d’elementi, fatta di cartapesta, con il peso in tonnellate, tirata con enormi corde e, portata per le vie della città dai devoti, applaudita ed invocata da tutte le genti, che sono infinite ai bordi delle strade per vedere questo evento nel suo infinito splendore.

   Accostato a questa tradizione vi è la coppia Mata e Grifone, ovvero i Giganti.

   Queste figure sono rappresentate da un uomo ed una donna seduti su dei cavalli, composti anch’essi da cartapesta.

   Questa fu una leggenda d’amore molto travagliata, legata a principi religiosi, in cui questi personaggi divennero i portatori del luogo, i quali sfilano e sono mostrati al pubblico durante il mese d’agosto, nel periodo anticipante la Vara.

    Una caratteristica che distingue il popolo siciliano, è la cordialità che emanano, in cui tutte le genti di passaggio, conservano come bene prezioso nei propri ricordi.

   Tutto quello che la Sicilia possiede nella sua enorme complessità, è indice di turismo, infatti, nel periodo che va dalla primavera alle soglie dell’autunno, siamo visitati da gente d’ogni parte del mondo, che riversa i propri interessi di conoscenza, fra divertimento e cultura, legati ad una storia infinita che ci ha resi unici come un piccolo gioiello su questo globo.

   Aggiungere altro a parole sulle meraviglie che mi circondano, è relativo.

   Per chi vuole conoscere è provare queste sensazioni dal vivo, l’unica soluzione e quella di visitare questa terra per rendersi in prima persona, partecipi di un mosaico dalle tante meraviglie.

   A fianco di queste nozioni, le immagini riportate, le quali mostrano uno scorcio di mare ripreso a Taormina, chiamata Isola Bella, una veduta notturna di Milazzo, con all’apice il Castello, l’eruzione del vulcano, il simbolo di questa terra insieme al Carretto siciliano, il Teatro greco di Taormina, ed infine, il Santuario della Madonna del Tindari, le quali fanno vedere una parte di tutte le peculiarità per essere enunciate come perle del Mediterraneo.